L’Ente Bilaterale del Terziario di Treviso presenta un quadro del mercato del lavoro trevigiano nel 2023 dalle multiple interpretazioni a cominciare dall’identikit del lavoratore medio. Adriano Bordignon, presidente di Ebicom, l’ente Bilaterale del Terziario e del Turismo parte dalla formazione tra chi si mette alla ricerca di un lavoro per la prima volta e chi è arrivato alla fine della parabola lavorativa: «La formazione scolastica delle persone che stanno uscendo dal mercato del lavoro è molto diversa da quella di chi sta entrando – sottolinea Bordignon – oggi, in Veneto, almeno un lavoratore su 3 (35% circa) ha un diploma di laurea o post laurea, mentre per la generazione boomers ora in uscita (60-64) lo aveva solo il 15% circa». Una medaglia a due facce: da un lato la sostanziale crescita dei posti di lavoro soprattutto in un settore strategico come quello del turismo, dall’altro il continuo calo nel comparto dei servizi, con una crescita di posti di lavoro nel turismo (+330), una contrazione nei servizi (-415) una sostanziale tenuta dei posti di lavoro nel commercio (+45). Tra le forme contrattuali cresce l’indeterminato (+710), il determinato (+405) e l’apprendistato (+95), mentre ci evidenzia buoni riscontri il lavoro intermittente (+255) e il parasubordinato (+1615). In sintesi, il terziario conferma il proprio ruolo di traino in un contesto dove circa 6 stipendi su 10 derivano da imprese del commercio, del turismo e dei servizi. Settori che pretendono personale sempre più qualificato anche per quelle mansioni un tempo ritenute basilari, a basso impatto. Bordignon rimarca infine l’esigenza di una formazione sempre più accurata e spinta che non sempre si vede.
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